Meglio effettuare un intervento di rimozione tatuaggi chirurgico o mediante la tecnologia laser? Scoprilo leggendo l’articolo!
Rimozione tatuaggi: ecco le diverse tecniche
Quando i primi dispositivi laser per la rimozione tatuaggi sono arrivati nei centri sanitari specializzati, in molti si sono domandati se questa innovativa tecnologia avrebbe potuto sopravanzare davvero i classici trattamenti di rimozione tatuaggi effettuati in sede chirurgica.
Prima dell’avvento dei dispositivi laser per la rimozione tatuaggi infatti, i tanti tatuati pentiti si trovavano di fatto a scegliere – tralasciando i vari trattamenti fai da te – tra dermoabrasione e rimozione chirurgica, con tutti i pro e i conto che queste tecniche comportano.
Ad oggi, dopo alcuni anni dall’introduzione delle tecnologie laser per la rimozione tatuaggi, possiamo finalmente dire che queste ultime sono riuscite a convincere anche i più scettici , grazie ai loro tanti vantaggi. Ti restano ancora alcuni dubbi? Bene, allora andiamo a vedere velocemente quali sono le caratteristiche principali di ogni tipo di intervento!
Approfondimenti
Rimozione tatuaggi con dermoabrasione
Fino a qualche anno fa il tatuaggio era il vero e proprio simbolo di uno stile di vita alternativo. Oggi, invece, il tatuaggio è una vera e propria moda, un trend, e come tale è soggetto a dei cambiamenti e sì, anche a dei frequenti ripensamenti.
Un tatuaggio legato ad una vecchia storia d’amore, un disegno ormai motivo d’imbarazzo, una scritta particolare in un’area esposta del nostro corpo: le possibilità, in questo senso, sono infinite. Quale tecnica scegliere?
Per rimuovere disegni indesiderati ci si può rivolgere alla dermoabrasione, la quale consiste nella rimozione meccanica degli strati più superficiali dell’epidermide, così da far fuoriuscire l’inchiostro del tatuaggio. Tale tecnica viene messa in pratica con l’utilizzo di un dermoabrasore, il quale va a ‘levigare’ la pelle attraverso il movimento rotatorio ad altissima velocità di particolari spazzole in acciaio o di frese diamantate.
Non si può ovviamente parlare di un trattamento non invasivo: si tratta al contrario di un intervento doloroso che poggia proprio sul danneggiamento della pelle. Dopo la seduta di dermoabrasione è necessario curare la zona trattata come una vera e propria ferita, usando delle apposite creme antibatteriche e della garze speciali, così da evitare pericolose infezioni.
Non è raro che, con la dermoabrasione, resti un alone del tatuaggio, il quale non scompare quindi del tutto. Anche nei casi migliori, comunque, al posto del disegno cancellato resterà una cicatrice più o meno vistosa, risultato ovviamente della levigazione della pelle.
Rimozione laser chirurgicamente
Questo è senz’altro l’intervento più estremo e più invasivo per la rimozione tatuaggi: si tratta infatti di asportare completamente la pelle interessata. Come si può immaginare, il risultato è certo. A questo vantaggio, però, vanno sommati diversi svantaggi.
In primo luogo, tale intervento chirurgico è possibile solo nel caso di tatuaggi di piccole dimensioni, vista l’asportazione della pelle; in secondo luogo, visto il taglio necessario (effettuato in anestesia locale) la comparsa di una cicatrice permanente è praticamente certa, laddove i lembi adiacenti vengono ricuciti (con o senza l’inserto di ulteriore pelle).
Rimozione tatuaggi con dispositivi laser
Questa è la più moderna e la più diffusa tra le tecniche per la rimozione tatuaggi, molto meno invasiva delle precedenti. Il vantaggio del laser risiede infatti prima di tutto nella sua non invasività, in quanto il fascio di luce prodotto dal dispositivo non danneggia la pelle, andando invece a concentrarsi sui soli pigmenti di inchiostro del tatuaggio.
Questi ultimi vengono infatti colpiti e frammentati, così da poter essere eliminati naturalmente dal nostro organismo nei giorni e nelle settimane successive.
Tra gli svantaggi del trattamento laser per la rimozione dei tatuaggi va certamente annoverato il fatto di dover effettuare più sedute (in generale più di 4 sedute), in base alle dimensioni, al colore e alla complessità del tatuaggio.
Il risultato è però assicurato, il tutto senza danneggiare la pelle, in piena sicurezza e con il minimo del dolore (si parla infatti di un dolore del tutto simile, quanto a intensità, a quello provato durante la realizzazione del tatuaggio).