I principali medicinali da evitare per chi vuole sfruttare il potenziale del laser per l’eliminazione dei peli sono quelli fotosensibilizzanti. Ecco come agiscono e perché sono controindicati
Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia e la medicina si intrecciano sempre di più, offrendo soluzioni innovative per migliorare la nostra vita quotidiana sotto molteplici aspetti.
L’epilazione laser rappresenta una di queste rivoluzioni, garantendo risultati a lungo termine e una pelle liscia.
Tuttavia, come per ogni trattamento, ci sono precauzioni da prendere e informazioni da acquisire per poter sottoporsi con successo a questa tecnica. Tra queste, la conoscenza delle possibili interazioni dei farmaci con la tecnologia laser rappresenta uno degli aspetti più importanti da conoscere, specialmente quando si ha a che fare con medicinali fotosensibilizzanti.
Approfondimenti
Nel seguente articolo spiegheremo come questi agiscono sulla pelle, quali sono le implicazioni della loro assunzione prima di un trattamento laser e come riconoscere i principali tra di essi.
Come i farmaci fotosensibilizzanti agiscono sulla pelle
I farmaci fotosensibilizzanti rappresentano una classe di medicinali che, una volta introdotti nel nostro organismo, possono aumentare la sensibilità della pelle alla luce, in particolare ai raggi ultravioletti (UV).
Ma come funzionano esattamente?
Questi farmaci contengono particolari composti che, una volta assorbiti dalla pelle ed esposti a una fonte di luce (che si tratti del sole o di apparecchi come quelli per l’epilazione laser) possono provocare reazioni chimiche che portano alla produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS).
Le ROS sono prodotte naturalmente all’interno delle cellule come sottoprodotti del metabolismo ossidativo nei mitocondri. In piccole quantità svolgono funzioni importanti e benefiche, come la segnalazione cellulare e la regolazione dell’omeostasi. Tuttavia, un’eccessiva produzione di ROS, o una ridotta capacità delle cellule di eliminarle o neutralizzarle, può portare allo stress ossidativo.
La comprensione di questo meccanismo d’azione è fondamentale, soprattutto se si stanno pianificando trattamenti estetici come l’epilazione laser, per garantire la sicurezza e il benessere della propria pelle.
Leggi anche: L’epilazione laser può davvero causare danni permanenti?
Cosa implica l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti prima dell’epilazione laser?
Quando si decide di sottoporsi a un trattamento di epilazione laser, è fondamentale essere informati e preparati al meglio per garantire risultati ottimali e sicuri.
Uno degli aspetti cruciali da considerare, in base a quanto già visto nel paragrafo precedente, riguarda l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti.
Questi particolari farmaci aumentano la sensibilità della pelle alla luce, incluse quelle emesse dai dispositivi laser e, se assunti prima del trattamento, possono aumentare il rischio di effetti collaterali come scottature, iperpigmentazione o reazioni cutanee indesiderate.
In altre parole, mentre il laser lavora mirando e distruggendo i follicoli piliferi, una pelle resa ulteriormente sensibile dalla presenza di queste sostanze può reagire in modo imprevisto e più intenso.
In aggiunta, una condizione del genere può compromettere l’efficacia del trattamento stesso in quanto un operatore esperto, di fronte a una pelle particolarmente fotosensibile, sarebbe costretto a ridurre la potenza dell’apparecchio, riducendo la capacità di quest’ultimo di colpire efficacemente i bulbi piliferi.
Per garantire la massima efficacia e sicurezza del trattamento, è pertanto essenziale evitare l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti e discutere con lo specialista del centro estetico di qualsiasi medicinale o integratore si stia assumendo.
Proteggere la propria pelle e informarsi adeguatamente sono i primi passi verso un’epilazione laser di successo.
I principali farmaci fotosensibilizzanti e come riconoscerli
Fin qui abbiamo parlato del meccanismo di azione di questi farmaci e di come possono compromettere la riuscita dell’epilazione laser e aumentare il rischio di effetti collaterali.
Ma quali sono di preciso i medicinali che rientrano nella categoria dei fotosensibilizzanti?
Ecco alcuni tipici esempi:
- alcuni antibiotici (dossiciclina, tetraciclina);
- alcuni antidepressivi (imipranina, amitriptilina);
- molti antistaminici (prometazina, clorfeniramina, terfenadina);
- alcuni contraccettivi orali (estrogeni e progestinici);
- alcuni antinfiammatori non steroidei, in linguaggio specialistico definiti FANS (Piroxicam, Ketoprofene, Diclofenac, Nimesulide);
- alcune sostanze esfolianti (su tutte, quelle per i peeling);
- cosmetici retinoidi, cosmetici a base di alcuni derivati della vitamina A.
Per sapere con certezza se un farmaco è fotosensibilizzante in genere è sufficiente consultare il foglietto illustrativo.
Anche le sostanze psicotrope e in particolare la cocaina possono avere effetti fotosensibilizzanti.
In caso di dubbi e perplessità, la soluzione migliore rimane comunque farsi consigliare da un medico competente, al quale è necessario raccontare la propria storia clinica e ogni pregresso farmacologico senza alcuna reticenza, durante un check up preliminare.
Leggi anche: Intervallo tra le sedute di epilazione laser: qual è quello ideale?
In conclusione
La connessione tra farmaci fotosensibilizzanti ed epilazione laser rappresenta una dinamica cruciale per la sicurezza della pelle e la buona riuscita del trattamento.
Questi medicinali, se assunti prima di sottoporsi a una seduta possono amplificare il rischio di reazioni cutanee indesiderate e compromettere l’efficacia dell’intera procedura. Pertanto, prima di optare per un trattamento di epilazione laser, è fondamentale informarsi, leggere il foglietto illustrativo dei farmaci che si stanno assumendo e, soprattutto, consultare un esperto.
Assicurati che nel centro estetico di tua scelta sia presente del personale qualificato ed esperto in ambito medico. Noi di Laser Milano ti garantiamo il supporto di medici specialisti che possono guidarti nel modo migliore durante l’intera esperienza, dalla consulenza ai trattamenti di epilazione laser, così da offrirti il miglior risultato riducendo al minimo i rischi associati.
💡 Takeaways
- I farmaci fotosensibilizzanti sono sostanze che rendono la pelle più sensibile alla luce, inclusi i raggi ultravioletti (UV), come quelli emessi dai dispositivi laser per l’epilazione.
- Questi farmaci contengono composti che, una volta assorbiti dalla pelle e esposti alla luce, possono produrre specie reattive dell’ossigeno (ROS), che possono causare danni alla pelle.
- L’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti prima di un trattamento di epilazione laser aumenta il rischio di effetti collaterali come scottature, iperpigmentazione o reazioni cutanee indesiderate. Inoltre, può ridurre l’efficacia del trattamento stesso.
- Alcuni esempi di farmaci fotosensibilizzanti includono alcuni antibiotici, antidepressivi, antistaminici, contraccettivi orali, antinfiammatori non steroidei (FANS), sostanze esfolianti, cosmetici retinoidi e sostanze psicotrope come la cocaina.
- Prima di sottoporsi a un trattamento di epilazione laser, è essenziale consultare un medico o un esperto nel centro estetico. È importante leggere attentamente il foglietto illustrativo dei farmaci assunti e condividere la storia clinica e il pregresso farmacologico con il professionista per garantire la sicurezza del trattamento.
Domande & Risposte
Quali sono i medicinali da evitare per l’epilazione laser?
I principali medicinali da evitare per chi vuole sfruttare il potenziale del laser per l’eliminazione dei peli sono quelli fotosensibilizzanti.
Come agiscono i farmaci fotosensibilizzanti sulla pelle?
I farmaci fotosensibilizzanti aumentano la sensibilità della pelle alla luce, in particolare ai raggi ultravioletti (UV). Questi farmaci contengono composti che, una volta assorbiti dalla pelle ed esposti a una fonte di luce (come il laser), possono provocare reazioni chimiche che portano alla produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), causando stress ossidativo nella pelle.
Quali sono i principali farmaci fotosensibilizzanti e come riconoscerli?
Alcuni esempi di principali farmaci fotosensibilizzanti includono antibiotici come la doxiciclina e la tetraciclina, antidepressivi come l’imipramina e l’amitriptilina, antistaminici come la prometazina e la clorfeniramina, contraccettivi orali, antinfiammatori non steroidei (FANS), sostanze esfolianti, cosmetici retinoidi e altre sostanze. Per confermare se un farmaco è fotosensibilizzante, è consigliabile consultare il foglietto illustrativo o chiedere a un medico.