In questo articolo parliamo di…
- La scelta del metodo è un fattore determinante per il successo della rimozione di un tatuaggio. Tra le opzioni professionali come chirurgia, dermoabrasione e laser, quest’ultima tecnologia si rivela la più efficace e sicura. In particolare, laser come il Q-switched, utilizzati esclusivamente in ambito medico da personale specializzato, agiscono selettivamente sul pigmento dell’inchiostro, frammentandolo per favorirne l’eliminazione da parte dell’organismo. Questo approccio professionale minimizza i rischi di cicatrici o danni alla pelle, a differenza di pericolosi metodi fai-da-te.
- L’efficacia del trattamento di rimozione tatuaggi con il laser dipende strettamente anche dal comportamento del paziente prima e dopo ogni seduta. È fondamentale evitare l’esposizione ai raggi UV e l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti nelle settimane precedenti. Successivamente, è cruciale seguire le indicazioni mediche, come applicare pomate antibiotiche e non rimuovere le crosticine o le vescicole che si formano, poiché proteggono la pelle da infezioni e favoriscono una guarigione ottimale, prevenendo la formazione di cicatrici indesiderate.
- Diverse caratteristiche intrinseche del tatuaggio e della pelle influenzano l’esito della rimozione. I tatuaggi con pigmenti scuri, come il nero e il blu, sono più semplici da eliminare perché assorbono meglio l’energia del laser. Anche l’età del disegno è importante: i tatuaggi più vecchi sono già stati parzialmente degradati dal sistema immunitario. Infine, le persone con una carnagione chiara (fototipi bassi) ottengono risultati migliori, poiché una minore quantità di melanina nella pelle evita interferenze con l’azione del laser.
Rimozione tatuaggi: i fattori che ne determinano l’efficacia
Quando un tatuaggio non è più gradito, è sempre più frequente ricorrere ai trattamenti di rimozione tatuaggi. Ma quali sono i fattori che contribuiscono a un’eliminazione del tatuaggio efficace e senza spiacevoli conseguenze?
1. L’utilizzo di un metodo di rimozione tatuaggi innovativo e professionale
Esistono diversi trattamenti per la rimozione dei tatuaggi: quelli ufficiali sono la chirurgia, la dermoabrasione e l’utilizzo della tecnologia laser. È importante sottolineare che esistono anche metodi “fai da te”, come lo sfregamento con il sale o l’uso dell’acido tricloroacetico, che sono assolutamente dannosi e da evitare.
Approfondimenti
Il metodo utilizzato per la rimozione dei tatuaggi determina quindi il successo del trattamento. Attualmente, l’approccio più efficace è rappresentato dalla tecnologia laser. In particolare, le migliori tecnologie, il cui impiego richiede competenze mediche specifiche, sono il laser Q-switched e il laser a picosecondi.
Nel nostro centro medico di rimozione tatuaggi a Milano utilizziamo il laser Nd:Yag Q-switched Revlite, uno dei macchinari più collaudati e innovativi. Per il momento non consideriamo l’utilizzo del laser a picosecondi (picosure) in quanto è stato introdotto di recente e non è testato quanto il Q-switched.
Leggi anche: Rimuovere tatuaggi picosure o qswitched
2. Le precauzioni pre-trattamento laser
Prima di procedere al trattamento di rimozione tatuaggi mediante tecnologia laser è necessario prendere determinate precauzioni, che determinano il successo della seduta. Ecco quali sono:
- evitare di esporre ai raggi UV (sia solari sia provenienti da lampade abbronzanti) la zona da trattare;
- non assumere farmaci fotosensibilizzanti, come per esempio alcuni antibiotici e antidepressivi;
- pulire accuratamente la zona da trattare.
3. Gli accorgimenti post-trattamento di rimozione tatuaggi
Dopo le sedute di rimozione dei tatuaggi è necessario applicare una pomata antibiotica — prescritta dallo specialista del centro medico — e fasciare la zona trattata. È inoltre di fondamentale importanza, per evitare ustioni o la formazione di brutte cicatrici, rispettare le seguenti misure:
- non esporre la zona trattata ai raggi UV per almeno 10 giorni dopo la seduta e, successivamente, proteggerla con una crema solare SPF 50+;
- non rimuovere le crosticine che si formano generalmente dopo qualche giorno dal trattamento;
- non far scoppiare le vescicole (ovvero le bollicine d’acqua) che possono formarsi dopo la seduta, in quanto proteggono la pelle dalle infezioni.
4. I tatuaggi di colore scuro
I tatuaggi di colore nero o bluastro sono più facilmente rimovibili rispetto a quelli chiari, in quanto il laser agisce con più efficacia sulle aree in cui il pigmento è scuro. I pigmenti chiari, come il bianco, il rosa e il giallo, possono invece scurirsi dopo il trattamento con i raggi laser.
5. L’età avanzata del tatuaggio
Anche l’età del tatuaggio è un fattore che può contribuire al successo del trattamento di rimozione: in particolare, è più semplice eliminare i tatuaggi di vecchia data piuttosto che quelli realizzati di recente.
Nei vecchi tatuaggi, infatti, i macrofagi (le cellule che si occupano di “fagocitare” ed espellere le microparticelle estranee dal nostro corpo) hanno già iniziato a eliminare il pigmento.
6. La carnagione chiara
Il trattamento di rimozione dei tatuaggi con tecnologia laser è più efficace nei fototipi di pelle più bassi, quindi nelle carnagioni più chiare. La melanina, infatti, non interferisce con l’azione del raggio laser, come invece accade con le pelli scure o abbronzate.
Leggi anche: Rimozione tatuaggi: i rischi da conoscere prima di effettuare un trattamento
È arrivato il momento di dire addio a quel tatuaggio che non vuoi più
Ora conosci tutti i fattori che influenzano positivamente il trattamento di rimozione tatuaggi e possono contribuire al suo successo.
Hai un tatuaggio che non desideri più sulla tua pelle? Contattaci subito: saremo lieti di offrirti una visita preliminare gratuita e un trattamento di rimozione tatuaggi con tecnologia laser altamente professionale.
Rimozione tatuaggi efficace: domande frequenti
Qual è il metodo più efficace per rimuovere un tatuaggio?
Attualmente, la tecnologia laser è considerata il metodo più sicuro ed efficace per la rimozione dei tatuaggi, superando alternative come la chirurgia o la dermoabrasione. In particolare, i laser Q-switched e a picosecondi sono gli strumenti più avanzati, utilizzati esclusivamente da personale medico qualificato. Questi dispositivi emettono impulsi di luce ad altissima energia che frammentano selettivamente le particelle di inchiostro nella pelle, senza danneggiare il tessuto circostante. Il sistema immunitario del corpo provvede poi a eliminare gradualmente questi frammenti. Questo approccio mirato riduce drasticamente il rischio di cicatrici e garantisce risultati superiori rispetto a metodi obsoleti.
Il colore del tatuaggio influisce sulla sua rimozione?
Sì, il colore del tatuaggio è uno dei fattori più importanti per l’efficacia del trattamento laser. I pigmenti scuri, come il nero e il blu scuro, assorbono l’energia del laser in modo molto più efficiente, rendendoli i colori più facili e veloci da rimuovere. Al contrario, i colori chiari come il giallo, il bianco, il rosa o le tonalità pastello sono più resistenti. In alcuni casi, questi pigmenti chiari possono addirittura scurirsi a seguito del trattamento laser (un fenomeno noto come ossidazione paradossa), richiedendo un approccio più cauto e un numero maggiore di sedute.
Cosa bisogna fare dopo una seduta di rimozione tatuaggi laser?
Dopo una seduta di rimozione tatuaggi con il laser, seguire attentamente le indicazioni mediche è fondamentale per una corretta guarigione e per evitare complicazioni. Generalmente, si consiglia di applicare una pomata antibiotica sulla zona trattata e di proteggerla con una medicazione. È essenziale non esporre l’area ai raggi solari o a lampade abbronzanti per almeno dieci giorni e, successivamente, utilizzare sempre una protezione solare SPF 50+. Inoltre, non bisogna rimuovere le eventuali crosticine o far scoppiare le vescicole che possono formarsi: sono una barriera protettiva naturale contro le infezioni.