In questo articolo parliamo di…
- La dermoabrasione è una tecnica dermatologica datata, introdotta nel 1953, che consiste nella rimozione meccanica degli strati superficiali della pelle. Utilizzando uno strumento con una testa rotante abrasiva, questo trattamento mira a levigare la cute per attenuare inestetismi come rughe, macchie e smagliature. Successivamente, è stata proposta anche per la rimozione dei tatuaggi, operando secondo un principio simile a quello della levigatura di una superficie per esporne uno strato nuovo e incontaminato.
- Il processo di rimozione dei tatuaggi tramite dermoabrasione è particolarmente invasivo e doloroso. Lo specialista utilizza un dermoabrasore per “grattare” via l’epidermide fino a raggiungere e liberare i pigmenti di inchiostro. La profondità dell’abrasione dipende dalla pressione esercitata, un fattore critico che, se mal gestito, può causare seri danni cutanei. A causa del dolore, il trattamento può richiedere un’anestesia locale o addirittura totale per le aree più estese, evidenziando la natura aggressiva di questa procedura ormai obsoleta.
- I principali svantaggi della dermoabrasione sono la certezza di cicatrici permanenti, spesso più ampie del tatuaggio originale, e un’efficacia non garantita, specialmente su tatuaggi con inchiostro in profondità. Il post-trattamento richiede cure complesse, assimilabili a quelle per una ferita aperta, con l’uso di pomate e bendaggi. Per questi motivi, e per la sua elevata invasività, la dermoabrasione è stata ampiamente superata dalla rimozione laser, che offre risultati migliori senza danneggiare la pelle e senza lasciare cicatrici.
Che cos’è la dermoabrasione, come evitarla e perché scegliere in alternativa la rimozione dei tatuaggi con il laser
Come abbiamo visto in altri articoli, esistono diverse tecniche per la rimozione dei tatuaggi tra cui scegliere. Quella che va per la maggiore negli ultimi anni, grazie ai suoi tanti vantaggi, è di certo la rimozione dei tatuaggi con il laser.
Esistono però altri metodi, i più famosi dei quali sono la rimozione chirurgica dei tatuaggi – attraverso l’asportazione della pelle tatuata – e la dermoabrasione.
Approfondimenti
Ma in cosa consiste quest’ultimo trattamento?
Quali sono vantaggi e svantaggi di questa peculiare tecnica di rimozione dei tatuaggi? Lo scopriamo insieme in questo articolo di LaserMilano.
Leggi anche: Rimozione tatuaggi: tecniche e strumenti per una rimozione sicura
La dermoabrasione: che cos’è?
La rimozione dei tatuaggi con dispositivo laser è una tecnica molto recente e innovativa. La dermoabrasione, invece, è un trattamento piuttosto datato. A introdurla fu infatti un dermatologo di New York, nel 1953. La tecnica inventata da Abner Kurtin è piuttosto semplice da comprendere: prevede la rimozione della parte più superficiale della pelle per apportare piccole e grandi correzioni.
Il concetto – semplificando al massimo – è simile a quello usato in falegnameria per “rinnovare” vecchi mobili o serramenti in legno: si “gratta” via la parte usurata per lasciare spazio a una superficie incontaminata.
Ecco, la dermoabrasione ha esattamente questo scopo nel campo della dermatologia e della medicina estetica. Da decenni questo metodo viene infatti utilizzato per attenuare diversi piccoli inestetismi, andando quindi a minimizzare eventuali rughe, smagliature e macchie cutanee.
Con l’andare degli anni, qualcuno ha pensato di iniziare a utilizzare questa tecnica anche per la rimozione dei tatuaggi. Come funziona in questo caso?

Dermoabrasione per la rimozione dei tatuaggi
Per rimuovere i tatuaggi attraverso questa tecnica, lo specialista utilizza un dispositivo chiamato dermoabrasore, il quale permette di eseguire la rimozione meccanica degli strati più superficiali dell’epidermide.
Tale strumento è dotato di una testa rotante, la quale a sua volta può montare una fresa diamantata o delle spazzole in acciaio. Una volta acceso il dermoabrasore, la testa rotante inizia a girare a velocità altissime e viene quindi premuta dal dottore sulla pelle da trattare.
Come si può immaginare, la pressione esercitata dall’operatore condiziona concretamente il lavoro. Una pressione leggera porta alla rimozione della sola parte superficiale della pelle, mentre una pressione maggiore può portare a un’abrasione più profonda, arrivando a danneggiare seriamente la pelle del paziente.
Si tratta dunque di un intervento concettualmente “semplice”, che però deve essere eseguito solo da personale molto esperto, in grado di dosare alla perfezione la pressione da esercitare sulla pelle.
Leggi anche: Rimozione tatuaggi: consigli utili post trattamento
Svantaggi della dermoabrasione
Va sottolineato che sempre, in ogni caso, la dermoabrasione lascia sulla pelle delle cicatrici, o comunque dei segni dell’abrasione, caratteristica che porta a preferire, nella stragrande maggioranza dei casi, la rimozione laser dei tatuaggi.
Se il trattamento di dermoabrasione viene effettuato su un’area di pelle molto ridotta, può essere eseguito in anestesia locale. Per le superfici più ampie, invece, è possibile procedere con l’anestesia totale, visto l’elevato livello di dolore che tale trattamento può comportare. La pelle deve infatti essere levigata in modo piuttosto marcato, così da permettere la fuoriuscita dell’inchiostro.
Tra gli svantaggi, oltre al dolore e alla comparsa di cicatrici più o meno vistose (in ogni caso più estese del tatuaggio stesso), va considerato il fatto che, soprattutto nel caso dei tatuaggi più profondi, la rimozione può non essere del tutto efficace.
Oltre a questo, non bisogna dimenticare che la dermoabrasione, eliminando gli strati superficiali dell’epidermide, lascia di fatto una zona più o meno vasta e dolorante, la quale va trattata nei giorni successivi come una vera e propria ferita, con l’utilizzo di pomate antibatteriche e di bende speciali.
Pur non arrivando agli estremi della rimozione chirurgica dei tatuaggi, la dermoabrasione è comunque un intervento molto invasivo che, a fronte della comparsa certa di cicatrici, non sempre assicura un risultato soddisfacente.
Non è dunque un caso se, negli ultimi anni, il favore dei dermatologi e degli stessi pazienti si è spostato in modo marcato verso la rimozione dei tatuaggi mediante dispositivi laser, i quali rimuovono i pigmenti del tatuaggio senza danneggiare la pelle.
L’importanza della visita medica preliminare
Prima di intraprendere qualsiasi trattamento di rimozione del tatuaggio, è essenziale effettuare una valutazione medica preliminare. Solo un consulto specialistico permette di definire il percorso più adatto alle caratteristiche del tuo tatuaggio e della tua pelle.
Se vuoi approfondire i nostri servizi di rimozione tatuaggi, puoi contattarci direttamente o venire a trovarci presso il nostro centro.
Affidarsi a professionisti in un centro medico specializzato come LaserMilano significa scegliere un approccio sicuro, efficace e rispettoso della tua pelle.
Dermoabrasione e rimozione tatuaggi: domande frequenti
La dermoabrasione è dolorosa e lascia cicatrici?
Sì, la dermoabrasione è un trattamento doloroso che lascia inevitabilmente delle cicatrici. La procedura comporta l’abrasione meccanica della pelle per rimuovere l’inchiostro, un processo che causa un dolore significativo, tanto da richiedere spesso l’anestesia locale o totale. Poiché gli strati superficiali della pelle vengono fisicamente asportati, il processo di guarigione porta alla formazione di tessuto cicatriziale. La cicatrice risultante è quasi sempre più estesa del tatuaggio stesso, rappresentando uno degli svantaggi principali e un motivo fondamentale per cui questa tecnica è oggi considerata obsoleta e sconsigliata.
Perché la rimozione laser è considerata un’alternativa migliore alla dermoabrasione?
La rimozione laser è considerata superiore alla dermoabrasione perché agisce in modo selettivo sui pigmenti del tatuaggio senza danneggiare la pelle circostante. A differenza della dermoabrasione, che asporta fisicamente l’epidermide, il laser frammenta le particelle di inchiostro attraverso impulsi di luce, permettendo al corpo di smaltirle naturalmente. Questo approccio mirato riduce drasticamente il rischio di cicatrici, minimizza il dolore e abbrevia i tempi di recupero. Il risultato è una rimozione efficace e sicura, che preserva l’integrità della cute, motivo per cui rappresenta lo standard di riferimento nel settore.
La dermoabrasione è sempre efficace per rimuovere i tatuaggi?
No, l’efficacia della dermoabrasione non è garantita, soprattutto nel caso di tatuaggi con pigmenti situati in profondità nel derma. La tecnica riesce a rimuovere solo gli strati più superficiali della pelle e potrebbe non raggiungere tutto l’inchiostro senza causare danni eccessivi e cicatrici molto profonde. Per questo motivo, è frequente che rimangano aloni o parti del disegno originale, rendendo il risultato finale insoddisfacente. Questa limitazione, unita all’alta invasività e al rischio di cicatrici evidenti, la rende una scelta molto meno affidabile rispetto alla tecnologia laser, che può colpire i pigmenti a diverse profondità.


