rimozione tatuaggi con laser: ecco quando è impossibile | LaserMilano

Rimozione tatuaggi: ecco quando la missione è impossibile

In questo articolo parliamo di…

  • I fattori che influenzano la riuscita del trattamento includono colore, profondità e densità del pigmento, oltre al fototipo cutaneo. I colori scuri come il nero sono più facili da eliminare, mentre quelli chiari, come il giallo o il bianco, oppongono maggiore resistenza al laser, specialmente su pelli olivastre o scure che rischiano di sviluppare alterazioni pigmentarie.
  • Il laser Q-switched è attualmente la tecnologia più efficace, ma non garantisce risultati immediati: occorrono più sedute a distanza di settimane e con rigide precauzioni post-trattamento, come l’evitare esposizioni solari e l’uso costante di protezioni solari ad alto fattore. La rimozione completa può richiedere mesi e aspettative non realistiche portano spesso a delusioni.
  • I tatuaggi cosmetici (come quelli a labbra o sopracciglia) o quelli realizzati con pigmenti contenenti ossidi metallici possono reagire al laser annerendosi. Allo stesso modo, soggetti con tendenza a sviluppare cicatrici o in cura con farmaci fotosensibilizzanti non sono buoni candidati al trattamento. Valutazioni professionali e test preventivi sono fondamentali per evitare rischi e complicazioni.

Rimozione tatuaggi? Non sempre è possibile. Scopri le circostanze in cui non si può eliminare un tatuaggio

Spesso i laser vengono associati a bacchette magiche capaci di eliminare qualsiasi segno sulla pelle, ma nel caso della rimozione dei tatuaggi non è sempre così.

Non tutti sanno che togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo.

I tatuaggi si fanno spesso in giovane età, senza pensare che il segno che ci piace in quel momento ci accompagnerà per il resto della nostra vita. Tuttavia, vedere sempre la stessa immagine tatuata sul nostro corpo può diventare noioso. Inoltre, con l’avanzare dell’età i gusti cambiano, così come le passioni che ci avevano spinto a tatuarci.

Sempre più spesso, molte persone decidono quindi di cancellare il disegno o la scritta impressi sulla pelle.

Alcuni prendono la decisione di eliminare i tatuaggi per altri motivi, soprattutto di tipo professionale. Le ragioni lavorative, infatti, sono alla base della scelta di chi vuole eliminare i tatuaggi perché decide di entrare nell’esercito o nei corpi di polizia, dei carabinieri o della finanza.

Infatti, devi sapere che chi desidera intraprendere una carriera militare deve rispettare l’obbligo di non avere tatuaggi o piercing.

In alcuni casi, però, non è possibile procedere alla completa rimozione dei tatuaggi. Ecco perché.

Leggi anche: Rimozione tatuaggi: 10 passaggi chiave per un trattamento perfetto

Perché non sempre è possibile la completa rimozione dei tatuaggi

Il laser non sempre riesce a cancellare del tutto i tatuaggi. Purtroppo, non è semplice eliminare i segni sulla pelle, come una gomma può cancellare i segni di una matita.

L’efficacia del trattamento di rimozione dei tatuaggi dipende da vari fattori. Ecco quali:

  • colore del tatuaggio;
  • profondità, densità e tipo di pigmento;
  • fototipo del paziente.

Se il colore del pigmento è particolarmente chiaro, profondo e denso, il laser non potrà raggiungere pienamente il pigmento stesso e ridurlo in piccoli frammenti.

Questa è, invece, la procedura che funziona efficacemente nei casi di tatuaggi di colore scuro.

Un tatuaggio nero è facilmente eliminabile dal laser: la difficoltà nasce invece quando sulla pelle sono stati tatuati colori chiari come, ad esempio, il bianco e il giallo.

È difficile rimuovere un tatuaggio anche quando la pelle è olivastra, mulatta o nera, perché anche in questo caso l’azione del laser viene limitata.

Se la pelle è più scura del tatuaggio, si corre il rischio di alterarne la pigmentazione.

In ogni caso, per esaminare la situazione specifica occorre sempre rivolgersi a seri professionisti esperti nel settore dei laser ad uso medicale, in grado di proporre tecniche moderne e valide per il tipo di tatuaggio che si intende rimuovere.

Qual è il laser più sicuro per il trattamento di rimozione dei tatuaggi?

Ad oggi, la tecnica più efficace è rappresentata dai laser Q-switched (laser Q-S), apparecchiature che producono un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi).

quando non è possibile procedere con il trattamento di rimozione tatuaggi con laser q switched | LaserMilano

Il laser colpisce i pigmenti all’interno delle cellule tatuate, frantumandoli in minuscoli frammenti dal diametro variabile in millesimi di millimetro. I frammenti di colore, una volta spezzati, vengono smaltiti attraverso i liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane successive al trattamento.

Occorrono diverse sedute, distanziate nel tempo (in genere 40-60 giorni), per consentire la spontanea rimozione dei pigmenti e, di conseguenza, la progressiva eliminazione del tatuaggio.

Far scomparire un tattoo implica quindi un lungo arco temporale, ed è bene tenerlo a mente per decidere quando iniziare il trattamento.

La cute sottoposta alla luce laser non può essere esposta al sole o alle lampade abbronzanti per almeno 4 settimane e, anche dopo questo lasso di tempo, bisogna utilizzare creme solari con un fattore di protezione molto alto. I medici consigliano di applicare filtri 50+.

Il lungo processo di rimozione dei tatuaggi può diventare una missione impossibile se non si ha la pazienza di attendere il termine delle sedute necessarie non solo a sbiadire il tatuaggio, ma ad eliminarlo completamente.

Per raggiungere l’obiettivo finale non saranno sufficienti 2 o 3 sedute; quindi, se ci si aspetta di vedere la pelle allo stato originario dopo breve tempo, si rimarrà sicuramente insoddisfatti.

Leggi anche: Tatuaggi viso: quali sono i più famosi e come rimuoverli senza rischi

Quando il trattamento di rimozione dei tatuaggi può risultare inefficace

È più difficile rimuovere un tatuaggio professionale rispetto a un tatuaggio fatto in casa in maniera amatoriale, in quanto i pigmenti utilizzati dai professionisti del tatuaggio sono più densi e iniettati più in profondità nella pelle.

Un altro caso particolare di tatuaggi che non sempre si possono eliminare sono i tatuaggi cosmetici, ovvero i tatuaggi alle sopracciglia, alle labbra, alle areole e quelli realizzati per coprire cicatrici.

I colori di tali tatuaggi sono di solito rosa, marrone, arancione e devono essere trattati con molta prudenza.

Se contengono zinco e ossido di titanio, il laser potrebbe annerirli invece di eliminarli; quindi, se si intende procedere al trattamento completo, sarebbe opportuno effettuare prima un piccolo test su un’area circoscritta.

La rimozione dei tatuaggi è sconsigliata anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee e, naturalmente, a chi presenta infezioni attive della pelle.

Infine, bisogna sempre informare il medico delle terapie farmacologiche in corso, in modo da poter verificare se i farmaci assunti rientrano nei cosiddetti farmaci fotosensibilizzanti, sconsigliati durante il trattamento.

Per tutti questi motivi, prima di iniziare il percorso di rimozione è essenziale informarsi con attenzione e affidarsi esclusivamente a centri medici qualificati e con esperienza certificata, come il nostro centro specializzato Laser Milano, per garantire un trattamento sicuro e personalizzato.


Rimozione tatuaggi: domande frequenti

Perché alcuni tatuaggi sono più difficili da rimuovere di altri?

La difficoltà nella rimozione di un tatuaggio dipende da una combinazione di fattori. I colori chiari come il giallo, il bianco o i colori pastello sono intrinsecamente più resistenti al trattamento laser rispetto ai pigmenti scuri come il nero, che assorbono meglio l’energia luminosa. Anche la profondità e la densità del pigmento giocano un ruolo cruciale: tatuaggi professionali, spesso più densi e profondi, richiedono più sedute. Inoltre, il fototipo del paziente è determinante; pelli più scure o abbronzate possono complicare il processo, aumentando il rischio di alterazioni pigmentarie e limitando l’efficacia del laser.

Qual è la tecnologia laser più consigliata per la rimozione dei tatuaggi e come funziona?

La tecnologia laser più efficace e sicura per la rimozione dei tatuaggi è il Q-switched. Questi laser emettono impulsi di energia estremamente brevi, nell’ordine dei nanosecondi, che vengono assorbiti selettivamente dai pigmenti del tatuaggio. L’energia del laser frammenta i granuli di pigmento in particelle minuscole. Successivamente, queste micro-particelle vengono gradualmente eliminate dal corpo attraverso il sistema linfatico e i processi fisiologici di smaltimento. Il processo richiede più sedute, distanziate di diverse settimane, per permettere al corpo di smaltire i frammenti e alla pelle di guarire adeguatamente.

Ci sono situazioni o tipi di tatuaggi per cui la rimozione è sconsigliata o inefficace?

Sì, la rimozione dei tatuaggi non è sempre possibile o consigliabile. I tatuaggi cosmetici, come quelli per sopracciglia o labbra, contenenti ossidi di titanio o zinco, possono scurirsi paradossalmente con il trattamento laser. È sconsigliata anche in soggetti con predisposizione a cicatrici ipertrofiche o cheloidi, o con infezioni cutanee attive nell’area da trattare. L’uso di farmaci fotosensibilizzanti deve essere comunicato al medico, poiché potrebbe controindicare il trattamento. Inoltre, tatuaggi molto estesi, colorati con pigmenti particolarmente resistenti o estremamente profondi potrebbero non rispondere completamente, lasciando aloni o residui.

In questo articolo parliamo di...