Rimozione tatuaggi? Non sempre è possibile. Scopri quali sono le circostanze in cui non si può eliminare un tatuaggio.
La rimozione dei tatuaggi non è così semplice come potrebbe sembrare.
Spesso i laser vengono associati a bacchette magiche che possono eliminare tutto, ma non è sempre così nel caso della rimozione tatuaggi.
Non tutti sanno che togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo.
I tatuaggi si fanno spesso in giovane età, senza pensare che il segno che ci piace in quel momento poi ci accompagnerà per il resto della nostra vita. Tuttavia, vedere sempre la stessa immagine tatuata sul nostro corpo può risultare noioso. Per di più, con l’andare dell’età i gusti cambiano, così come le passioni che ci avevano spinto a tatuarci.
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Sempre più spesso molte persone decidono dunque di cancellare il disegno o la scritta impressa sulla pelle.
Alcuni prendono la decisione di eliminare i tatuaggi per altri motivi, soprattutto di tipo professionale. I motivi lavorativi infatti sono alla base della scelta di chi vuole eliminare i tatuaggi perché decide di entrare nell’esercito o nei corpi dell’arma della polizia, dei carabinieri o della finanza. Chi vuole perseguire una carriera militare deve rispettare l’obbligo di non avere tatuaggi o piercing.
In alcuni casi non è però possibile procedere alla completa rimozione dei tatuaggi. Ecco perché.
Perché non sempre è possibile la completa rimozione dei tatuaggi.
Il laser non sempre riesce a cancellare del tutto i tatuaggi. Purtroppo non è semplice eliminare i segni sulla pelle come può invece una gomma cancellare i segni di una matita.
L’efficacia del trattamento di rimozione tatuaggi dipende da vari fattori. Ecco di seguito quali:
- colore del tatuaggio
- profondità, densità e tipo di pigmento
- fototipo del paziente.
Se il colore del pigmento è particolarmente chiaro, profondo e denso il laser non potrà raggiungere pienamente il pigmento stesso e ridurlo in piccoli frammenti.
Questa è invece la procedura che funziona efficacemente nei casi di tatuaggi di colore scuro.
Un tatuaggio nero è facilmente eliminabile dal laser, la difficoltà nasce invece quando sulla pelle sono stati tatuati colori chiari come ad esempio il bianco e il giallo.
Difficile è anche rimuovere un tatuaggio quando la pelle è olivastra, mulatta o nera perché anche in questo caso l’azione del laser viene limitata.
Se la pelle è più scura del tatuaggio, si corre il rischio di alterare la pigmentazione.
In ogni caso, per esaminare il caso specifico occorre sempre rivolgersi a seri professionisti esperti nel settore dei laser ad uso medicale, in grado di proporre tecniche moderne e valide per il tipo di tatuaggio che si intende rimuovere.
Qual è il laser più sicuro per il trattamento di rimozione tatuaggi?
Ad oggi la tecnica più efficace è rappresentata dai laser q-switch (laser Q-S), apparecchiature che producono un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi).
Il laser distrugge le cellule tatuate, frantumando i pigmenti in tanti piccoli pezzi dal diametro variabile in millesimi di millimetro. I frammenti di colore una volta spezzati, vengono smaltiti attraverso i liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane successive al trattamento.
Occorrono diverse sedute, distanziate nel tempo (in genere 40-60 giorni) per consentire la spontanea rimozione dei pigmenti e, di conseguenza, la rimozione progressiva del tatuaggio.
Far scomparire un tattoo quindi implica un lungo arco temporale ed è bene tenerlo a mente per decidere quando iniziare il trattamento.
La cute sottoposta alla luce laser non può essere esposta al sole o alle lampade abbronzanti per almeno 4 settimane e anche dopo questo lasso di tempo, bisogna utilizzare creme solari con un fattore di protezione molto alto. I medici consigliano di applicare filtri 50+.
Il lungo processo di rimozione tatuaggi può diventare una missione impossibile se non si ha la pazienza di aspettare il termine di sedute necessarie non solo a sbiadire il tatuaggio, ma ad eliminarlo completamente.
Per raggiungere l’obiettivo finale non saranno sufficienti 2 o 3 sedute, quindi se ci si aspetta di vedere la pelle allo stato originario dopo breve tempo si rimarrà sicuramente insoddisfatti.
Quando il trattamento di rimozione tatuaggi può risultare inefficace.
È più difficile rimuovere un tatuaggio professionale rispetto ad un tatuaggio fatto in casa in maniera amatoriale, in quanto i pigmenti utilizzati dai professionisti del tatuaggio sono più densi e iniettati nella pelle più in profondità.
Un altro caso particolare di tatuaggi che non sempre si possono eliminare sono i tatuaggi cosmetici, in altre parole i tatuaggi alle sopracciglia, alle labbra, alle areole e i tatuaggi fatti per coprire cicatrici.
I colori di tali tatuaggi sono di solito rosa, marrone, arancione e devono essere trattati con molta prudenza.
Se contengono zinco e ossido di titanio, il laser potrebbe annerirli invece di eliminarli, quindi se proprio si intende procedere al trattamento completo sarebbe opportuno effettuare prima un piccolo test su un’area circoscritta.
La rimozione dei tatuaggi è sconsigliata anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee, e naturalmente a chi presenta infezioni attive della pelle.
Infine, bisogna sempre informare il medico delle terapie farmacologiche che si seguono, in modo da poter verificare se i farmaci assunti rientrano nei cosiddetti farmaci fotosensibilizzanti, sconsigliati durante il trattamento.