Di solito si pensa che l’epilazione laser sia un trattamento adatto a tutti, ma in realtà non è così. Ecco le caratteristiche che determinano l’efficacia della depilazione laser.
Epilazione laser: colore e consistenza dei peli.
Le prime caratteristiche dei peli affinché il trattamento di epilazione laser sia efficace sono il colore e la consistenza del pelo.
La foto epilazione consiste nel rilascio di energia da parte del laser, che assorbita dalla melanina del pelo si trasforma in calore fino a surriscaldare il bulbo pilifero.
Il laser colpisce così il pelo, che una volta eliminato non ricrescerà più, lasciando la pelle intatta e liscia.
Maggiore è il contrasto tra colorazione della pelle e colorazione dei peli, maggiore sarà anche l’efficacia del trattamento di epilazione laser.
Se il pelo è particolarmente scuro, vuol dire che c’è più melanina pronta ad assorbire il raggio laser e quindi l’eliminazione è garantita.
Peli neri e spessi su pelle chiara reagiscono meglio di quelli chiari e sottili.
Se anche la melanina della pelle è alta (pelli abbronzate e con fototipo scuro), il contrasto con i peli è meno evidente e occorre utilizzare un apposito laser specifico per trattare questo tipo di casi, il laser Nd:Yag.
Sui peli molto chiari o bianchi non è possibile ottenere l’epilazione definitiva.
Epilazione laser: la lunghezza perfetta dei peli.
Il trattamento di epilazione laser sarà più efficace in presenza di peli corti che emergano di qualche millimetro dal livello della pelle, perciò è preferibile l’utilizzo del rasoio.
Se per la ceretta è necessario che il pelo raggiunga una certa lunghezza per essere estirpato ed è una scocciatura attendere settimane che il pelo cresca prima di poter mettere le gambe in mostra, per i trattamenti con luce pulsata e laser alessandrite la cosa è diversa e ben più comoda.
Infatti, per questi tipi di trattamenti, il pelo deve essere molto corto, appena pochi millimetri. L’obiettivo del trattamento è quello di concentrare, nella zona del bulbo pilifero, una quantità di energia sufficiente a distruggere permanentemente le strutture follicolari deputate alla ricrescita del pelo.
Nel caso il pelo fosse troppo lungo si rischierebbe di disperdere fuori dal derma l’energia emanata dalla macchina perdendo efficacia. Tuttavia, anche un pelo troppo corto rischia di compromettere l’efficacia del trattamento, poiché rende il lavoro dell’operatore più complicato.
La misura ideale per il trattamento di epilazione laser è, dunque, quella in cui il pelo spunta dalla pelle di pochi millimetri, risultato normalmente ottenibile con una passata di rasoio sull’area interessata pochi giorni prima del trattamento.
Perciò è necessario assicurarsi, prima di recarsi in un centro per sottoporvi al trattamento, di non avere peli troppo corti. In quel caso si dovrà aspettare che crescano. Se invece li avete troppo lunghi, normalmente un buon centro avrà i mezzi per accorciarli e portarli alla misura ideale.
Molti operatori suggeriscono di effettuare una seduta ogni mese, se non addirittura ogni due settimane, anche a ciclo inoltrato, probabilmente “dimenticando” che il trattamento è efficace solo ed esclusivamente se il pelo si trova nella sua sede e in fase anagen (fase di crescita).
La stessa “dimenticanza” vale per chi utilizza macchinari non troppo efficaci: infatti, in presenza di una buona apparecchiatura fin dalle prime sedute è lecito aspettarsi un rallentamento dei tempi di ricrescita del pelo. Proprio per questo motivo, consigliamo di osservare l’andamento della ricrescita e sottoporsi di nuovo al trattamento laser solo quando la presenza di peli sia consistente.
Il ciclo di vita del pelo.
Il pelo è caratterizzato da tre fasi:
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- anagen,
- catagen,
- telogen.
Nella prima fase si sviluppano tutte le strutture deputate alla formazione del pelo quali bulbo, ghiandola sebacea, follicolo e muscolo erettore del pelo. In questo frangente ha luogo anche la sintesi di melanina che, col crescere del pelo si sposta dalla base alla punta. La seconda fase è quella in cui il pelo procede verso gli strati più superficiali dell’epidermide, fino ad arrivare alla terza fase, che è quella in cui il pelo non si sviluppa più e si avvia alla caduta.
Il trattamento è efficace sui peli in fase anagen poiché, come accennato prima, questo è il momento in cui si sviluppa la melanina concentrata nel bulbo, il bersaglio perfetto per il laser. Questo assorbe l’energia del raggio, l’energia si trasforma in calore e il calore generato distrugge gli annessi piliferi in modo permanente, bloccando la formazione di un nuovo pelo.
L’intero ciclo, in funzione delle zone del corpo, dura dei mesi. In qualsiasi periodo si vada ad osservare la zona interessata, circa il 10-15% dei peli è in fase anagen e, proprio per questo motivo, sono necessarie varie sedute opportunamente distanziate tra loro affinché il trattamento risulti davvero efficace.
Solo con la giusta scelta dei tempi si ha la garanzia che tutti i peli, almeno una volta, si presentino al trattamento in fase anagen.